Stai pensando di lavorare in Svizzera ma non sai se conviene fare il frontaliero o trasferirti?
In questo articolo trovi tutte le risposte alle domande su come lavorare in Svizzera: pro e contro della vita da frontaliere, quali sono i permessi e i documenti di cui hai bisogno per lavorare, quali sono le professioni più ricercate e nella sezione annunci del nostro sito troverai tantissime posizioni aperte dove poterti candidare.
La Svizzera è un Paese neutro, che non fa parte dell’Unione Europea ma permette la libera circolazione dei cittadini europei. Quindi, per entrare in Svizzera hai bisogno solo della carta di identità valida per l’espatrio, oppure del passaporto. Le regole cambiano se intendi trasferirti lì e si valuta anche il tempo di permanenza, ecco due casi:
Il costo della vita in Svizzera è molto alto. Beni e servizi, nella maggior parte dei casi, sono più cari e il livello dei prezzi è monitorato costantemente dal Sorvegliante dei prezzi. In media in Svizzera i prezzi sono più alti del 60% rispetto a quelli delle altre nazioni europee. Le voci di spesa che pesano maggiormente sono:
Fortunatamente, il costo della vita è rapportato a quello degli stipendi: in Svizzera il costo della vita è molto alto, ma lo sono anche gli stipendi.
Ecco alcuni esempi (stimati per un contratto full time di 40 ore settimanali):
Lavorare in Svizzera può essere conveniente se sai adattarti e se hai determinate esigenze. Innanzitutto non preoccuparti del costo della vita, perché gli stipendi sono rapportati ad esso.
Quello a cui devi abituarti è la cultura: precisione, servizi impeccabili, serietà, freddo e inverni piuttosto rigidi, assenza del mare, lontananza dalla famiglia (se decide di rimanere in Italia). Ma la Svizzera ha tanto da offrire: una normativa e una cultura del lavoro adatte, un piano pensionistico di tutto rispetto e una sanità tra le migliori in Europa.
In Svizzera si parlano quattro lingue:
A questi si aggiungono numerosi dialetti che variano da città a città, spesso molto differenti dalla lingua ufficiale.
Una scelta conveniente, se rientra nelle tue possibilità, sarebbe quella di fare il frontaliere, quindi lavorare nella svizzera italiana ma vivere in Italia.
Ogni giorno dovrai attraversare la dogana, ma non avrai alcun tipo di problema perché la Svizzera tutela la libera circolazione. A maggior ragione tu avrai un contratto di lavoro svizzero, per cui non dovrai certo temere di essere bloccato. Il costo della vita in Italia è sicuramente più basso rispetto alla Svizzera e il vantaggio è che tu avrai uno stipendio svizzero, quindi adeguato al costo di vita svizzero.
Un altro vantaggio molto importante è che vivendo in Italia avrai l’assistenza sanitaria italiana, che è pubblica, quindi non dovrai spendere soldi mensili per il pagamento dell’assicurazione privata. Spesa che sosterresti solo se abitassi in Svizzera.
L’unico svantaggio sarà che dovrai ogni giorno recarti in Svizzera, in auto o con i mezzi pubblici, ma se abiterai nei Comuni di frontiera, ci metterai solo una mezzora ad arrivare sul posto di lavoro (un’ora in caso di traffico).
Puoi chiedere il permesso di soggiorno all’ufficio cantonale di competenza. Puoi ottenerlo solo se:
Esistono quattro tipi di permesso di soggiorno:
Per ottenere un permesso di soggiorno devi contattare l’autorità cantonale di competenza. Puoi trovare l’indirizzo e i recapiti sul sito della Segreteria di Stato della migrazione.
Di solito se ne occupa direttamente il datore di lavoro: tu gli consegni i tuoi documenti e lui invia il tutto alle autorità. Una volta giunto in Svizzera, entro 14 giorni, devi andare al Comune per dichiarare il tuo ingresso e il Comune invia la richiesta all’autorità cantonale, che ti rilascerà il permesso richiesto.
Al Comune devi presentare i seguenti documenti:
Per le proroghe puoi rivolgerti sempre al Comune, almeno due settimane prima della scadenza del permesso. I documenti necessari da presentare sono:
La ricerca di lavoro in Svizzera funziona come in Italia. Puoi cercare tramite:
Noterai subito una differenza tra uffici di collocamento italiani e svizzeri: quando in Italia ti iscrivi ad uno italiano, puoi anche dimenticartene. In Svizzera gli uffici di collocamento assolvono esattamente al loro compito: accolgono la tua richiesta, consultano la propria banca dati e già entro qualche settimana iniziano a inviarti delle offerte, in base alle tue specializzazioni.
Se sei appena diplomato/laureato, ti chiedono se sei disposto a stage o tirocini. Se non hai alcuna specializzazione, ti vengono offerti lavori meno qualificati, ma non per questo poco retribuiti (in Svizzera la paga minima è di circa 3.500 franchi per i lavori con nessuna qualifica).
Inoltre ci sono varie aziende svizzere che offrono contratti comprensivi di vitto e alloggio, non solo nel settore turistico, ma anche medico-scientifico, metallurgico, edile, della ristorazione, come giardiniere e custode di edifici.
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